Ispica, l’antica Hispicaefundus, chiamata fino al 1935 Spaccaforno, permette di fare un tuffo nel tempo e riscoprire le tracce lasciate in questo territorio dall’uomo, durante la sua lunga frequentazione.
La passeggiata nel cuore della città costruita all’indomani del terribile sisma del 1693 parte dalla piazza centrale, su cui prospetta San Bartolomeo – la chiesa madre – per poi dirigersi verso la chiesa dell’Annunziata, interessante per il ciclo di stucchi che la decora e perché conserva al suo interno un Cristo alla Croce, protagonista dei riti della Settimana Santa assieme al Cristo alla colonna custodito all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore. Monumento nazionale dal 1908, quest’ultimo edificio si caratterizza per il pregevole ciclo settecentesco di affreschi, stucchi e dorature e per il sagrato chiuso da un loggiato ispirato al colonnato di San Pietro. Interessanti anche le costruzioni in stile Liberty, come palazzo Bruno di Belmonte, attuale sede comunale, che si erge maestoso sul Corso Umberto, accompagnato da altri importanti edifici dello stesso periodo.
Si prosegue quindi con la visita al Parco Forza, un grande parco istituito al fine di preservare e rendere fruibili numerose testimonianze storico-archeologico-naturalistiche presenti sul territorio, tra le quali emergono i ruderi dell’antica fortezza tardomedievale-rinascimentale-prebarocca, nucleo dell’antico centro abitato, i resti dell’antica chiesa dell’ Annunziata, il Centoscale, la chiesetta rupestre di Santa Maria la Cava.